Slinsgby Petrel T-13

Slinsgby Petrel T-13

L'originale


Caratteristiche tecniche

Equipaggio: 1

Lunghezza: 7,25 m
Apertura alare: 17,34 m
Superficie alare: 16,72 m2
Allungamento alare: 17,9
Profili: Gottingen 535
Peso a vuoto; 199,5 kg
Massimo peso al decollo; 289,5kg

Lo Slinsbgy T-13 Petrel fu un aliante monoposto inglese da competizione costruito dalla Slinsgby Sailplanes poco prima della Seconda Guerra Mondiale.
Il realtè il T-13 fu sviluppato dalla tedesca DFS Rhonadler e disegnato da Hans Jacobs. Il velivolo era un aliante monoposto ad alte prestazioni con un'apertura alare poco inferiore ai 18 m, costruito in legno e tela. Il prototipo presentava l'elavatore mobile come il Fafnir, mentre le successive versioni adottavano l'elevatroe tradizionale
L'impiego operativo fu abbastanza infelice, come del resto molti alianti della sua epoca. Il prototipo volò la prima volta nel dicembre del 1938 e nel luglio del 1939 precipitò a Camphill nel Derbyshire nel campionato nazionale inglese, uccidendo il pilota Frank Charles appassionato di alianti sportivi e corridore di speedway. Altri due furono costruiti nei decenni successivi dopo la Seconda Guerra Mondiale e uno di essi partecipò di nuovo al Campionato Inglese sempre a Camphill. Questa volta l'aereo fu distrutto da un incidente durante il trasporto su strada.
Ora solo uno è ancora operativo e fa bella mostra all'Oxford Gliding Club, partecipando inoltre a diversi meeting vintage.


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Il modello


Caratteristiche tecniche

Scala: 1:4,5

Apertura alare: 3,8 m
Lunghezza: 1,60 m
Peso: 4 kg






Il modello è una riproduzione sui generis poiché adotta soluzioni tecniche del prototipo con colorazioni più moderne. 
Il modello è stato realizzato completamente a mano e da disegno (link su retroplanes per scaricarlo). I materiali utilizzati sono stati principalmente compensato di pioppo, betulla, balsa e fibra di vetro per la ricopertura della fusoliera. Proprio quest'ultima è stata prima ricoperta di rettangoli di balsa da 1,5 m per riprodurre l'effetto originale delle "costole di cavallo".
L'ala di gabbiano ha richiesto particolare impegno soprattutto per la realizzazione in casa degli aerofreni/spoiler e per la posa delle centine, visto il profilo concavo-convesso.
Il modello presenta l'elevatore tutto mobile, soluzione complicata ma che offre vantaggi in fase messa a punto in volo, poiché con il trim è possibile variare l'incidenza del piano di quota.
Le velature sono state ricoperte in oratex semitrasparente e verniciate a spruzzo.
Riguardo all'elettronica di bordo, nonostante le dimensioni generose del modello, non è stato necessario installare un impianto sofisticato: regolatore ubec da 8A, lipo da 2200mah,  due servi Hitec Mini MG per gli alettoni, due servi HS-82 mg per gli aerofreni, due servi Hitec Standard in carbonite per elevatore e direzionale e infine un servo blue bird da 20kg per lo sgancio (servo molto potente ed economico ma molto poco preciso, perfetto per lo sgancio). Ebbene sì, il modello è aerotrainato e può essere portato in volo anche da un trainatore poco potente, visto il basso carico alare dell'aliante.
Di seguito una rassegna fotografica delle fasi della costruzione.































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